Autore contemporaneo che basa la sua narrativa sulla memoria e sulle molteplici sfumature della condizione umana. Le sue ricerche si concludono nella creazione di diari visivi nei quali si intrecciano persone e luoghi alla sua memoria emotiva, tentando di decodificare l’incomunicabilità che spesso si avverte nei rapporti umani.
La sua indagine e ricerca visiva hanno come fine ultimo quello di poter diventare uno stimolo alla riflessione e autoanalisi, smuovere qualcosa di viscerale, condividere domande.
Il suo lavoro è una traduzione in immagini dei “non detti”, un’oscillazione tra estremi di bianco e nero, alto e basso, estremi di luce che rappresentano punti fermi che trovano uno sguardo e danno forma a una memoria fluida, in divenire, legata un passato lontano.